lunedì 9 ottobre 2017

Ampio e inclusivo

Adesso uno può dire che si tratta del vizio eterno della sinistra divisiva. Lo diranno tutti quelli che negli ultimi giorni avevano avuto un rigurgito priapico all’idea del Nuovo Ulivo, insomma gente, e colleghi, risolutamente abituati alla marcia indietro e allo specchietto retrovisore e che vorrebbero affrontare il secondo ventennio del 2000 come l’ultimo decennio del novecento. Io invece vorrei parlare, all’opposto, dell’eterno vizio della sinistra “ampia e inclusiva”. Siccome non abbiamo uno straccio di idea comune, pardon,non abbiamo uno straccio di idea, mettiamo insieme più sigle e più “personalità”, anche se la parola affiancata ai nomi che circolano fa un po’ ridere, cosicchè i famigli e i liberti di questi clan assommati si trasformino in una massa critica e dagli atomi nasca il soggetto. Nei fatti si trattava di mettere insieme chi ha dato il via ai comitati per il no al referendum costituzionale, chi è uscito da un partito perchè si è schierato contro quella riforma, chi l’ha pubblicamente appoggiata per andare ad un accordo di governo con chi l’ha scritta. Ma che senso ha? Come si poteva immaginare che chi non condivide una Costituzione potesse, dovesse condividere una prospettiva politica, un programma, se non immaginando ambedue come un bassissimo cabotaggio nel mondo flou del politicamente corretto? E’ di questo che abbiamo bisogno? Perchè di una forza di sinistra si può tranquillamente fare a meno come, volenti o nolenti, si è fatto in questi anni. A meno di non voler agire un programma di sinistra alla Corbyn. Ed un programma di sinistra, significa in primo luogo schierarsi contro, spazzare via chi ha gestito la desertificazione della sinistra, i Blair i Brown i Milliband locali. Se no, come si dice nella capitale, è un cazzo e tutt’uno. Sento l’obiezione. E allora D’Alema e Bersani? Bravi! Avete capito, anche voi,che ampia e inclusiva la sinistra non può nè deve essere, se non dei problemi e dei dolori dei suoi elettori e delle risposte da proporgli. Se no, l’indistinto ampio e inclusivo c’è già, almeno dal 2013.

4 commenti:

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