lunedì 9 gennaio 2017

Un fantasma si aggira...

Quando ero giovane c’erano i compagni di strada e gli utili idioti. Erano, di fatto, le stesse persone diciamo quelli che avevano calato gli occhiali da sole dell’ideologia in modo da non vedere quello che succedeva dall’altra parte del Muro. Intellettuali, filosofi, politici che senza saperlo, oppure pagati senza che noi lo sapessimo, ammantavano di nobilità stalinismi di primo e secondo piano. Colombe della pace disegnate sui t62 di Praga o sugli SS 20. E questo riesco a capirlo. Riesco a capire la polemica anche sprezzante verso un Sartre o un Picasso, che dall’altra parte avrebbero vegetato in un gulag. Ma oggi i compagni di strada e gli utili idioti non sono più i maitre a penser della sinistra occidentale ( del resto non ce ne sono più) . Sono i Trump, la Le Pen, forse Grillo e Salvini. E dall’altra parte non ci sono i carri armati pronti a marciare sul passo di Fulda e il potente blocco di un miliardo e passa di comunisti che agitano le bandiere rosse della rivoluzione e della fine del capitalismo. C’è Putin. Che non sarà innocuo, ma certo non è una alternativa globale al sistema. Ora, al netto delle tristi senilità di chi parla di un serpente a sonagli e di una ferita nell’Europa, di cosa parla la stampa mondiale nella sua paranoia anti russa, che sembra uno di quelli allarmi pandemici che servono a vendere gli antivirali. Come può, davvero, il Cremlino condizionare le elezioni americane o quelle europee? Può scatenare una rivoluzione arancione a Parigi o a Roma con tanto di cecchini importati, coma abbiamo fatto noi in Ucraina? I suoi hacker possono creare notizie false, certo. Ma ce ne è bisogno, quando quelle vere, dalle mail di Podesta a quelle di Hillary, ai leaks sul ruolo di Juncker nel favorire i paradisi fiscali, le autobiografie di Hollande, per non parlare di chi da noi diceva che Monte Paschi era un affare su cui investire o che il Job act ha rilanciato l’occupazione, bastano e avanzano per denigrarne gli autori. Certo possono farle apparire, ma la domanda è: sono fatti inventati, oppure cose vere che la nostra libera stampa avrebbe dovuto portare all’attenzione delle opinioni pubbliche per informarle prima di un voto? E quand anche? Di cosa stiamo accusando l’orco russo? Di preferire governi che non lo considerino il titolare dell’ultimo Impero del male? Di gente che dovendo proprio scegliere tra lui e l’Isis, sceglie lui? Ecco, questo non riesco a capirlo

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