martedì 6 marzo 2018

Alamo

Le stranezze della politica. Il partito perno del sistema, il partito dell’establishment, il partito dello statu quo, del non si può fare altrimenti diventa, in mano al bomba, il partito antisistema. Il partito del bambino che prende il gol e porta via la palla perchè gli altri non giochino più. Provate voi a fare un governo se non ci sono i nostri voti. Impossibile. Matematicamente impossibile. Come nel 2013, per altro. Dove nonostante aver ottenuto l’incostituzionale premio di maggioranza il PD si prestituì (prestarsi più prostituirsi) prima ad un accordo con il Caimano, poi una volta passato nel rango dei pregiudicati, con il suo braccio destro senza quid, e altri incensurati poi variamente incappati in telefonate, palestre, relazioni ed orologi compromettenti. Ma ovviamente senza un plissè dei moralisti che oggi si stracciano le vesti all’idea dell’osceno compromesso con i pentastellati che, cattivelli, per tutta la legislatura hanno mal parlato del governo. Mentre come sappiamo Berlusconi dei governi di centrosinistra parlava benissimo, direi con eleganza. Eppure allora dall’alto del Colle il vecchio malvissuto si permetteva di frustare le camere che lo avevano appena rieletto perchè non volevano utilizzare l’occasione della legislatura e in assenza di accordi si inventava perfino commissioni, prive di qualunque legittimità, nientemeno che per rifare la costituzione, prodromo del Nazareno e poi dell’osceno papocchio Boschiano rivendicato dal bomba in faccia al nuovo no degli italiani. Ma stavolta, guarda caso, è diverso. E’ giusto barricarsi all’opposizione, anzi pare che ai colloqui al Quirinale o con Di Maio il PD, non sapendo dal 2011 come si fa a dire di no ,abbia chiesto una consulenza a Crimi e alla Lombardi. Forse nella speranza di poter ripetere a parti rovesciate quel film. Niente governo coi 5 stelle. Resta il governo con la destra, anche se oggi ha la faccia maceratese di Matteo Salvini. Ma perfino io non credo a tanto. Credo che Renzi speri di dimostrare che lui comunque è il perno del paese. Ma per farlo deve assumere il ruolo antisistema. Minacciare e, se del caso, realizzare il fallimento immediato della legislatura. Il doppio voto. Ha in mano due carte spaiate e sul tavolo c’è la sua sopravvivenza e quella del suo partito. Essendo un baro continua a rilanciare, mischiando poker e blackjack nella speranza che il banco sballi. Ma accanto a lui giocano i poteri forti già pronti a riallinearsi e a srotolare la lingua dell’ammirazione. Ve lo ricordate Marchionne, i peana per il condacutor di Riano? Oggi già dice: si è visto di peggio dei 5 stelle. Peggio? Chissà chi? Sarebbe stato bello che qualche collega glielo avesse chiesto, peccato non facciano i giornalisti. E davvero quei poteri a partire dal Colle, insultato in conferenza stampa, lasceranno che il bomba faccia saltare la legislatura appena nata? Davvero gli eroi di forte Alamo, quando dovranno decidere di rinunciare dopo due stipendi a un quinquennio tra gli scranni resisteranno come Davy Crockett? Davvero nessuno penserà a quella cartina gialla e blu e a quei così pochi collegi sicuri? E davvero tutti si fideranno che sia ancora Renzi a distribuire in una notte delle candidature da incubo le poche sedie certe. E se lui non fosse più il segretario? Ah quanti dubbi in quei cuori.

7 commenti:

  1. Oibò, già ho una certa età, se poi mi mischi i tuoi scritti recenti in un'unica data, vado in confusione.
    A parte questo, siccome tu sei una mia guida spirituale anche se abbiamo più o meno la stessa età, ti faccio due domande:
    Prima: perché non ce la facciamo proprio ad avere uno straccio di leader con un po' di visione del mondo? cosa abbiamo di così perverso noi di sinistra in Italia?
    Seconda: (ho letto cosa hai votato) come si può tenere sotto controllo i 5Stelle della demonizzazione delle Ong, del non votiamo lo ius soli, delle liste nere dei giornalisti?

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    1. Si hai ragione avevo dimenticato di postare quelli vecchi usciti sul Fatto.
      Come?
      Difficile dirlo. Io personalmente, e lo scriverò nei prossimi giorni, passando all'opposizione di coloro che ho votato. E' il solo modo che conosco di fare il mio mestiere. In generale ricordandoci, come abbiamo tenuto sotto controllo il PD di Minniti, quello di Poletti, quello di Renzi. opponendoci alle stronzate e appoggiando le cose giuste e traendone le conseguenze in sede elettorale

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  2. Il PD è al completo servizio della finanza e forse lo diventerà anche il M5S. Se non si capisce che non è più la politica che ci governa, che quelli al governo sono solo amministratori con una veduta volutamente miope, ci si gira solo intorno. La sinistra dovrebbe parlare di nazionalizzazione delle banche troppi grandi per fallire per non fallire noi. Dovrebbe considerare che il lavoro ha sempre meno valore e quindi immaginare un nuovo sistema di sviluppo non più basato sul consumo ma sulla qualità della vita. Questa è la sinistra che mi immagino!

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  3. Refuso: "Ve lo ricordate Marchionne, i peana per il condacutor di Riano?" ... forse "Ve lo ricordate Marchionne, i peana per il conductor di Rignano?"???

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