giovedì 2 marzo 2017

Romeo sei tu Romeo

L’ho scritto e detto tante volte. A me della corruzione importa poco o nulla. Non è questione politica. Se ne occupano i magistrati quando la prescrizione, unica vera riforma da fare e quindi mai fatta, non glielo impedisce. Quindi poco mi interessano i Romeo della Raggi o quelli di Renzi. E poco il Verdini del Credito Cooperativo. Mi interessano le politiche della Raggi (lo stadio) e quelle di Renzi e Verdini (gli ultimi tre anni di governo). Ma purtroppo i colleghi non sono tutti come me e quindi quando trovano il politico col sorcio della tangente in bocca gli scatta l’eccitazione. Ma che sto dicendo? Chi sto prendendo in giro? Voi vi immaginate Di Maio condannato in primo grado a 9 anni oppure il papà di Grillo coinvolto nello scandalo Consip? Ve li immaginate gli editoriali, le correlazioni, la canea populista contro i populisti. Dozzine di pagine. Le penne all’arrabbiata dei tanti Merlo. Ecco in che mani vi siete o vi state per mettere! Invece no. Nonostante le sue politiche, anzi proprio per le sue politiche, il Torquemada cui viene affidato Renzi è il molliccio sosia di Assad. E tutti a scrivere che non ci si può scindere da un partito governato da quello lì e alleato con quell’altro perché si fa un favore alle destre e al populismo. Senza vergognarsi neppure un po’.

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